• S.o.S. stitichezza: ecco come combatterla in estate

    La stitichezza è sicuramente uno dei problemi più ricorrenti per le donne. Questa, infatti, può colpire in qualsiasi moment0 della vita di una persona, e in qualsiasi stagione. Non solo: secondo le ultime stime stiamo parlando di un disturbo che può colpire inevitabilmente sia il sesso femminile che quello maschile.

    Tuttavia, è altrettanto vero che durante le vacanze questo “disturbo” viene particolarmente accentuato. Quali sono le cause? In realtà possono essere tante e tutte diverse: il cambio di “residenza”, delle abitudini, la presenza di una gravidanza oppure del ciclo mestruale possono influire notevolmente sul metabolismo di una persona.

    Ma è possibile combatterla? Ovviamente la risposta è sì: prima, però, di utilizzare il rimedio più classico, ovvero assumere i lassativi, provate a cambiare stile di vita. Se, ad esempio, non riuscite ad andare in bagno da un solo giorno potete provare a stimolare il metabolismo con una sana corsetta.

    Non vi piace il running? L’alternativa è una bella camminata, magari di primo mattino: vi basteranno solo 30 minuti per riattivare il metabolismo, smaltire l’ansia pre-giornata lavorativa e sentirvi cariche e piene di energia.

    Se, invece, la stitichezza si protrae da almeno tre giorni potete optare per un cambio di alimentazione: iniziate la giornata bevendo almeno due bicchieri di acqua tiepida a digiuno (quindi appena svegli). Inoltre, aggiungete all’alimentazione tanta frutta e verdura, e dopo cena concedetevi una bella macedonia composta da mele, pere e datteri. Se anche ciò non è sufficiente provate ad aggiungere una decina di prugne secche da assaporare durante la giornata: i risultati non tarderanno ad arrivare!

    Infine, se la stitichezza vi perseguita da almeno 5 giorni (oppure di più) è il momento di agire in modo drastico: i lassativi, in questo caso, sono utilissimi. Attenzione, però: è importante non abusarne, e soprattutto non è salutare utilizzarli per periodi troppo lunghi.

    Ora non vi resta che godervi la vostra meritata estate…in salute, ovviamente!

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  • Servizi

    Come organizzare il trasloco: la preparazione degli scatoloni

    scatoloni per traslocoDurante un trasloco è importante organizzare il lavoro di imballaggio, preparare gli scatoloni con criterio per poterli trovare quando servono, ma anche per evitare danni e per facilitare le operazioni del trasloco. Ecco di seguito le regole da osservare quando si affronta un trasloco da soli.

     
    Se per il tuo trasloco ti sei affidato ad un’azienda, sarà lei stessa a provvedere a tutto il necessario per l’imballaggio. Solitamente gli scatoloni dati sono riciclati, quindi potrebbero esserti stati già usati. La cosa importante è che essi siano puliti. Se però vuoi sincerarti di avere degli scatoloni puliti, puoi farne espressa richiesta in anticipo e se vuoi puoi pagare un prezzo extra per averne di nuovi.

    Se vuoi gestire il trasloco in autonomia, puoi acquistare il materiale che serve direttamente dalle aziende di traslochi che operano come rivenditori oppure presso negozi di cancelleria all’ingrosso.

    Ecco cosa serve:

    • rotoli di nastro da pacchi;
    • scatoloni di diverse dimensioni;
    • la dimensione più comune è di larghezza e profondità 30/40 centimetri e altezza 40/50 centimetri;
    • scatoloni di dimensioni maggiori per il vestiario;
    • meglio evitare di riempire troppo gli scatoloni di oggetti pesanti;
    • per gli oggetti fragili e per quelli pesanti è preferibile utilizzare cartoni più spessi, multistrato;
    • nastro pluriball, a bolle d’aria, per proteggere bicchieri, piatti, specchi ed ogni altro oggetto fragile;
    • la carta vecchia può essere utilizzata per l’imballaggio a costo zero, ed è efficace come materiale di riempimento;
    • pennarello per scrivere sul nastro da pacchi;
    • coperte e cartoni grandi per imballare mobili. 

    Riempi le scatole rispettando un ordine di collocazione per gli oggetti. Prima riempi gli scatoloni e dopo pensa ai mobili.  

    Scrivi sul nastro degli scatoloni qual è il loro contenuto e se vanno adottate delle misure preventive per evitare di rompere gli oggetti o procurare altri danni.
    I contenitori di liquidi devono essere sigillati con molta cura e attenzione e non devono essere versati incidentalmente.

     

    Tieni sotto controllo tutti i materiali infiammabili, esplosivi e corrosivi, essi non vanno chiusi nelle scatole e devono essere tenuti sotto controllo durante il trasloco e mantenuti separati dal resto del materiale.

     

    Particolare cura va prestata all’imballo degli oggetti fragili. Scegli il contenitore adatto alle dimensioni degli oggetti. Questi devono avere un fondo di protezione ottenuto con 2 o anche 3 fogli di pluriball. Una volta coperto il fondo, inizia ad inserire gli oggetti e poi ricoprili accuratamente uno per uno con i fogli di pluriball.

    Imballa i piatti uno ad uno, singolarmente, e poi riponili all’interno dei contenitori in senso verticale riempiendo il resto del volume della scatola. Nella parte superiore metti altra protezione come hai fatto con la parte inferiore. Puoi completare e riempire la scatola con altri oggetti di dimensioni inferiori come soprammobili, piattini, teiere, tazzine etc…, imballati singolarmente. Chiudi la scatola e sincerati di scrivere “fragile”.

    Anche per l’imballaggio di bicchieri, tazze, tazzine etc… si deve seguire lo stecco meccanismo di imballaggio dei piatti, creando un fondo morbido e riponendoli in modo orizzontale, destinando al fondo quelli più grandi e pesanti e dividendo ogni strato.

    Riempi lo spazio nelle scatole aggiungendo carta appallottolata o altro materiale da imballaggio. Per oggetti particolarmente fragili puoi aggiungere asciugamani, stracci etc…

     

    Per gli oggetti pesanti è consigliabile utilizzare scatole di piccole dimensioni iniziando a riporre sul fondo prima gli oggetti più pesanti, nel verso orizzontale e poi i più leggeri. Non riempire gli scatoloni fino a renderli troppo pesanti, meglio molte scatole più piccole e leggere, facili da trasportare.

     

    Per gli abiti, munisciti di scatole dove poterli riporre senza rovinarli. Le ditte di trasloco hanno degli appositi bauli armadi porta-abiti, armadi di cartone da montare.

    Per valutare la migliore ditta di traslochi ricorda di procedere per preventivi e per confronti a parità di prezzo e qualità dei servizi erogati. Una buona ditta di traslochi poggia su personale dipendente ‘fisso’ e provvede sempre ad un sopralluogo. Inoltre garantisce una copertura assicurativa sui possibili danni arrecati agli oggetti in fase di trasporto.

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  • Aprire un McDonald’s in franchising

    E’ possibile aprire un McDonald’s in franchising? In realtà sì…a patto che si abbiano i requisiti richiesti dalla stessa azienda. Il processo di selezione, infatti, è molto lungo e tortuoso. Non pensate di proporvi come futuri franchisee e di aprire nel giro di un mese: ecco perchè.

    McDonald’s è un brand conosciuto in tutto il mondo. L’opportunità di aprire un ristorante con questo nome viene data a tutti, ma la selezione è davvero molto restrittiva: prima di tutto bisogna avere per lo meno 500 mila euro in contanti da investire. Inoltre, il futuro proprietario deve essere disposto a spostarsi: l’apertura del nuovo punto, infatti, viene definita dall’azienda stessa, e non certo da chi vuole diventare affiliato. Infine, il range di età va dai 32 ai 48 anni.

    Insomma, se avete questi tre requisiti iniziali siete già a buon punto. Ma non pensate di aver finito: dopo i primi colloqui conoscitivi, e l’eventuale accettazione, si inizia un percorso di formazione che può durare fino a 12 mesi. In questo arco di tempo, il franchisee non viene assunto da McDonald’s, ma percepisce un rimborso spese.

    Inoltre, nel corso di questo lasso di tempo, deve frequentare corsi professionali completamente gratuiti. E non è tutto qui: abbiamo detto che, per iniziare, ci vogliono almeno 500 mila euro. A questa somma vanno aggiunti 54.900 euro come initial fees.

    Infine, il futuro proprietario dovrà conteggiare anche altre spese, quali l’affitto mensile (calcolato in percentuale sulle vendite nette), le royalties (ovvero il  5% delle vendite nette) e la pubblicità nazionale (pari al 4% delle vendite nette: questa cifra viene versata  al Consorzio costituito da tutti i franchisee di McDonald’s).

    In definitiva, il costo massimo da versare per poter aprire un ristorante di questo tipo si aggira introno al milione di euro. Ma quali profitti ne trae il proprietario? E quanto si guadagna? Questo dipende principalmente dalle doti comunicative del proprietario stesso, e dalla sua voglia di lavorare.

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  • Forex ed emozioni

    emozione forexLa natura del mercato forex è tale da dover essere compresa nelle sue logiche più profonde. Comprenderla significa scendere anche nei suoi aspetti più tecnici, conoscere le modalità di applicazione dell’analisi tecnica e di quella fondamentale per valutare la direzione di una tendenza.

    Le emozioni nel forex sono fondamentali. La sfera emotiva ha un ruolo di primo piano nel trading. I trader di successo sono quelli che riescono a controllare le proprie emozioni durante il trading ed a mantenere l’autodisciplina, a prendere iniziative basate sul ragionamento piuttosto che sulle emozioni. Continue reading

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  • Bricolage, è boom durante la crisi

    bricolageCon la crisi economica è in aumentata la tendenza al Fai da te, un vero e proprio boom che fa di necessità virtù. Si sa, gli italiani sono un popolo che dell’arte manifatturiera hanno fatto un leit motiv. E’ una caratteristica che alcuni nostri connazionali sono riusciti a portare all’eccellenza nell’ambito artigianale. Un know-how invidiato in tutto il mondo, basti pensare alla moda, al design che dettano ancora legge in tutto il mondo.

    A volte dietro ad un grande progetto, oltre che tanto lavoro e dedizione, ci sta un’intuizione che ha innescato il tutto o un semplice bisogno da colmare nell’immediato. Pensiamo all’esempio di Geox, che noi tutti conosciamo come la scarpa che respira. E’ frutto di una folgorazione, se così vogliamo chiamarla, di Mario Moretti Polegato, il quale soffrendo di un fastidioso surriscaldamento dei piedi dovuto alle scarpe di gomma, decide di forarne le suole. Così sviluppa l’idea nei laboratori di una piccola azienda, brevettandola. Ed ecco un marchio che esporta in tutto il mondo.

    Per molti il caso appena citato può sembrare fuorviante, ma non lo è, si vuole solo dimostrare che

    crisi può significare anche opportunità, evitando il disfattismo e prendendo la situazione di petto.

    Nel piccolo delle nostre case quotidianamente viviamo episodi che mettono alla prova i nostri nervi, oltre che le nostre finanze: elettrodomestici che si rompono, mobili che cedono, tubi che perdono.

    Le donne più fortunate hanno in casa MacGyver (ecco l’indimenticabile sigla del telefilm), che risolve ogni criticità con una forcina per i capelli. Le altre si devono accontentare del marito medio che si dedica alle riparazioni con più o meno successo. Scherzi a parte, stiamo assistendo ad una vera e propria mania per il bricolage e fai da te per tutti quegli interventi che spesso si rendono necessari tra le mura domestiche.

    Esistono molti utensili che assemblano lamiere, legno e componenti sottili con altri metalli o plastiche grazie ai rivetti (se non sapete cosa sono cliccate qui) e vanno incontro all’esigenza di “desperate housewives”, come di contesti più grandi come le industrie meccaniche, automotive, elettrodomestici, industria elettronica e carpenteria leggera,…

    Oggigiorno ci vengono in soccorso dalla rete anche i numerosi tutorial che dispensano consigli su come risolvere qualunque problema e ci spiegano come riciclare e dare nuova vita ad oggetti che altrimenti avremmo buttato, dando quel tocco vintage e chic. In questo modo non solo si riducono le spese, ma si distendono i nervi e si fa esercitare la manualità, qualità che rischia di perdersi.

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  • Motori

    Safety Truck: ecco la tecnologia per la guida sicura

    camionChe Samsung sia una delle aziende più valide nel campo della tecnologia mobile, casalinga e più in generale delle tecniche moderne pronte a riguardare gli ambiti più variegati del vivere quotidiano, probabilmente non rappresenta alcuna novità. E Safety Truck il camion trasparente, non è che un valido esempio in tal senso. Parliamo di un progetto davvero incredibile a credersi ma ormai rivestitosi di una certa concretezza, e più in particolare, di una tecnologia messa a punto per soddisfare un concetto che ci sta tanto a cuore: quello della guida sicura. Continue reading

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