Le stime sullo sviluppo economico italiano continuano a tenere banco in questi giorni primaverili. E, per potersi rifare a qualche analisi puntuale sulle prospettive di crescita del prodotto interno lordo tricolore, val forse la pena riferirsi a quanto recentemente affermato dalla Banca d’Italia, secondo cui la crescita dell’economia italiana prosegue, ma i ritmi sono tutt’altro che serrati, anzi.
“In Italia nell’ultimo trimestre del 2015 è proseguita, anche se a ritmi più contenuti, la ripresa ciclica, sospinta dal consolidamento dei consumi e dall’accelerazione degli investimenti” – ha rivelato qualche giorno fa la Banca d’Italia nel suo bollettino economico. E nel primo trimestre dell’anno sarà soltanto “lievemente superiore rispetto ai tre mesi precedenti” .
Insomma, come a dire che la crescita c’è e si vede, ma è troppo lieve per poter supportare le speranze di un pronto ritorno alla normalità. In aggiunta a ciò, Bankitalia mette inoltre in evidenza come il nuovo quadro programmatico delineato nel Def, che prefigura un rallentamento del consolidamento di bilancio rispetto a quanto previsto lo scorso autunno. In termini strutturali il disavanzo aumenterebbe di 0,7 punti percentuali nell’anno in corso, per poi ridursi dello 0,1 per cento nel 2017; l’obiettivo di medio termine sarebbe sostanzialmente raggiunto nel 2019 anziché il prossimo anno”.
Per quanto concerne le stime di governo, già recentemente riviste in lieve ribasso, una nuova verifica è attesa nel corso dei prossimi mesi, nella speranza che non si debba tornare a ritoccare in calo le già lievi previsioni di sviluppo della nostra produttività interna lorda.