Le transazioni forward, o transazioni a termine, sono utilizzate quando i trader vogliono comprare o vendere valuta o altro asset finanziario in una data concordata per il futuro. Con tale operazione, un acquirente e un venditore stabiliscono i principali termini della transazione, e l’operazione si verificherà al prezzo stabilito al tempo originario, indipendentemente dal prezzo di mercato corrente per le valute.
Le operazioni a termine possono durare pochi minuti, poche ore, pochi giorni o spingersi addirittura in diversi anni in futuro, sebbene la maggior parte dei contratti a termine abbia una durata di 30, 60 o 90 giorni. I due tipi di operazioni a termine generalmente utilizzati sono i futures e gli swap:
Futures: i futures sono operazioni a termine con dimensioni e date di scadenza standard. Questo tipo di operazioni sono negoziate in un mercato attrezzato a tal fine.
Swap: Uno swap, il tipo più comune di operazione a termine, è un’operazione “privata”, nel senso che le due parti interessate si scambieranno le valute o l’asset con termini liberamente negoziabili.
Naturalmente, il rischio che gli operatori si assumono nell’utilizzo di operazioni a termine è che i tassi di mercato possano cambiare, trasformando il contratto a cui hanno appena concordato in un contratto in perdita. Ricordiamo che aprendo una posizione forward le parti dovranno adempiere al contratto a prezzo fisso, perché dopo l’esecuzione del contratto, ovvero dopo la firma, il prezzo non può essere rivisto.
Oltre che in ambito finanziario, questo genere di operazioni sono utilizzate anche in cambito commerciale: le aziende che ordinano prodotti da ditte straniere di solito tendono a usare questo metodo di transazione in modo da poter bloccare un tasso di cambio ad un certo momento, quando i loro ordini sono pronti. Le aziende che effettuano questi ordini non vorranno mettere a disposizione in anticipo il contante per il cambio di valuta, ma desiderano comunque preventivare gli importi stabiliti per i loro acquisti.