L’investimento in borsa ha assunto negli ultimi tempi una sempre maggiore importanza anche fra i piccoli investitori che non hanno grandi ingenti di soldi.
In realtà il fattore “capitale” non incide affatto sulle performance di un’attività finanziaria, che si rivela profittevole proprio in virtù dell’arrivo delle nuove tecnologie che hanno trasformato il mondo della finanza rendendolo molto più accessibile a tutti. La semplicità introdotta dalla tecnologia ha permesso infatti di avvicinarsi in modo più rapido e diretto a questa materia.
Le domande da porsi prima di iniziare
Le domande puntano a stabilire alcuni punti fermi. La prima che ci si deve porre è: “quanti soldi ho a disposizione per fare i miei investimenti in borsa?”, e ancora: “quanti soldi posso rischiare di perdere?”. Questi due quesiti sono indispensabili per fare un buon money management.
La terza riflessione riguarda la conoscenza, la raccolta delle informazioni, necessarie per avere una panoramica delle opportunità effettive che ha ogni investitore. È importante raccogliere quante più informazioni sugli asset, sul mercato e sulle modalità di investimento. Vi sono tanti modi di farsi una cultura sulla borsa per muovere i primi passi: corsi, video online, libri, blog ed infine il confronto con altri investitori.
Un atteggiamento ragionevole in borsa ed in ogni tipo di investimento è quello che poggia sull’acquisizione graduale delle competenze di pari passo con il raggiungimento di obiettivi concreti. Fare mosse azzardate non è assolutamente consigliato. Stabilire degli obiettivi a lunga scadenza è un cardine fondamentale.
Potete trovare una valida guida in questa risorsa web:http://forumeconomia.it/borse/come-investire-in-borsa.html.
La calma e la lucidità sono altri elementi essenziali nella gestione degli investimenti. Anche se si verificano delle oscillazione nel mercato finanziario non bisogna lasciarsi prendere dal panico, ma anzi mantenere la freddezza e perseverare nei propri intenti.
Capire il mercato è un altro requisito necessario per sapersi muovere al meglio con gli investimenti. Come comprendere il mercato? Un confronto delle prestazioni del mercato tra il presente e il passato, su un piano annuale, è sicuramente una prima strada da seguire. Le fasi più importanti da prendere in considerazione sono due, quella cosiddetta “orso” (ribassista) e quella “toro” (rialzista).
Diversificare il portafoglio è una delle regole più importanti perché consente di testare più asset e nel caso uno andasse male ne avremmo altri.
Quando si possono comprare o vendere le azioni?
Una della difficoltà di chi fa trading in azioni, commodities, forex o altro è proprio quella di capire quando è il momento migliore per acqistare o vendere le azioni. Un consiglio è quello di comprare nei momenti in cui i mercati hanno una inflessione verso il basso e di rivendere, invece, quando gli indici raggiungono nuovi record. Si dovrebbe aspettare un periodo in cui il mercato è quasi a zero. E’ preferibile, invece, vendere a poco a poco quando la borsa è ai massimi. Quando si acquistano titoli si dovrebbe preferire l’acquisto di ETF ed ETC che consentono di distribuire il rischio, che si correrebbe invece acquistando titoli di singole aziende.
Stop loss e take profit
Due ottime tecniche collaudate da investitori esperti di borsa per non subire perdite e per imparare a trasformare le vincite in perdite sono lo stop loss e il take profit!
Con lo stop loss si può definire un tetto massimo di perdita che si può subire, mentre con il take profit si posiziona un livello di uscita dinamico quando è il caso di non proseguire con un’operazione.
Questi accorgimenti sono importanti e se messi in pratica in modo costante, permettono di ricavare profitti che vanno anche dal 10 al 30% annuo. Non è poi così complicato investire in borsa se si seguono delle regole più o meno semplici e fondamentali.