Negli ultimi giorni l’Istat ha diffuso le serie riviste sui conti economici trimestrali coerenti con i dati annuali diffusi lo scorso 23 settembre 2016, che già di per se avevano visto una revisione al rialzo del livello della serie del prodotto interno lordo e una rilettura al rialzo del tasso di variazione media annua per il 2014 e viceversa una lieve limatura al ribasso della crescita 2015.
Alla luce della revisione più recente, risulta che la variazione acquisita per il 2016, che prima era stata stimata a 0,7 per cento, è scesa di conseguenza a 0,6 punti percentuali. Nell’ultimo trimestre, la stagnazione è dovuta a un contributo negativo di tre decimi delle scorte, compensato da un apporto speculare del commercio con l’estero, mentre la domanda domestica finale è risultata invariata.
Per quanto concerne gli altri dati macroeconomici rivisti dall’istituto nazionale di statistica, si ricorda come gli investimenti siano stati rivisti in positivo (a +0,2 per cento da -0,3 per cento trimestre su trimestre della prima stima) per effetti sia delle costruzioni (+0,3 per centro trimestre su trimestre da zero precedente) sia soprattutto dei mezzi di trasporto (+6,6 per cento da +1,4 per cento trimestre su trimestre precedente, ma è stato viceversa riletto al ribasso il primo trimestre). Infine, riletto al rialzo l’export (+2,4 per cento da +1,9 per cento trimestre su trimestre della stima flash).
L’appuntamento è ora fissato con i prossimi aggiornamenti, utili per poter comprendere se la ripresa dell’economia subirà l’attesa accelerazione, o proseguirà nella lenta fase di consolidamento del tiepido range ora maturato.