Mononucleosi: curiamola con la natura

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rodiolaLa mononucleosi è una malattia infettiva molto diffusa; anche se difficilmente si creano dei focolai di infezione, può capitare che i singoli soggetti colpiti da questa patologia siano costretti a letto per diverse settimane, manifestando tutti i tipici sintomi, quali mal di testa, mal di gola, rigonfiamento dei linfonodi, febbre e spossatezza. Per diminuire la severità dei sintomi e stimolare l’attività dell’organismo è possibile sfruttare alcune sostanze del tutto naturali, evitando così di assumere farmaci.

La terapia farmacologica per combattere la mononucleosi

In genere i medici non prescrivono farmaci contro la mononucleosi, in quanto non esistono dei principi attivi che riescano a debellare il virus; per altro, in genere, il virus che causa la mononucleosi, conosciuto con il nome Epstein- Barr, rimane latente nell’organismo per tutta la vita, dopo che si è manifestata la patologia. In genere i farmaci si utilizzano esclusivamente per alleviare i sintomi della mononucleosi, andando ad agire come stimolanti del sistema immunitario o anche per minimizzare alcune problematiche, come ad esempio il mal di gola e la difficoltà a deglutire. L’uso di prodotti corticosteroidi è in questo senso spesso consigliato, anche se tali farmaci possono avere una serie di controindicazioni e causare molti effetti collaterali.

L’aiuto dalla natura

Per evitare l’utilizzo di farmaci corticosteroidi si possono sfruttare i benefici degli estratti di ribes nero, che in pratica è il cortisone naturale, con effetti collaterali molto più blandi rispetto ai farmaci. Di elevato valore terapeutico anche gli estratti di echinacea o di rodiola, si tratta di piante che contengono principi attivi in grado di stimolare il sistema immunitario, consentendo di accelerare la naturale guarigione dalla mononucleosi. Hanno un effetto positivo anche i decotti di the verde, la menta piperita, il bergamotto e l’eucalipto.

La dieta

Uno dei principali sintomi avvertiti da chi soffre di mononucleosi è l’estrema stanchezza. Si tratta di una spossatezza che impedisce le più comuni attività quotidiana. In questo ci può aiutare anche la dieta, che deve essere leggera, in modo da evitare di appesantire il fegato e l’intero organismo. Si consiglia anche di assumere buone quantità di frutta e verdura, in modo da aumentare la dose quotidiana di vitamine e di Sali minerali che si assumono con il cibo. A tale scopo è anche possibile utilizzare degli integratori, ricchi di Vitamina A, C ed E, così come di selenio, zinco, rame e magnesio, sostanze che migliorano il funzionamento del sistema immunitario.

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