Continuano a inanellarsi le ultime statistiche economiche relative all’area euro. In particolar modo, la produzione industriale della macro zona di riferimento risulta essere diminuita di -1,6 per cento su base mensile a dicembre rispetto al calo di 1,5 per cento rispetto al mese precedente, coerentemente alle variazioni che sono state valutate in relazione ai dati nazionali.
Più nel dettaglio, comunicano le statistiche continentali, in Germania, in Irlanda, in Spagna e in Francia si segnala un indebolimento del comparto nella parte finale dello scorso esercizio. Lo spaccato per settore ribadisce altresì come la debolezza sia concentrata nei beni capitali (con un calo di 3,3 per cento su base mensile da +0,2 per cento precedente) mentre i beni di consumo durevoli hanno segnato un buon aumento (+2,9 per cento mese su mese).
Ancora, scorrendo il ricco dossier statistico europeo emerge come la produzione di energia abbia contribuito negativamente al dato complessivo a causa di un calo di -1,4 punti percentuali su base mensile.
Complessivamente, i dati di produzione industriale relativi al mese di dicembre non sono stati coerenti con quanto proveniva dalle varie indagini di fiducia nazionali. Potrebbero aver nuociuto alla formulazione del dato finale alcuni effetti di calendario, considerato che nel mese quest’anno c’erano due giorni lavorativi in meno rispetto al 2015. Se quanto sopra sarà assodato, è lecito attendersi un significativo rimbalzo nel corso del mese di gennaio e un ulteriore proseguimento del rafforzamento del comparto nel corso dell’anno, sostenuto dal ciclo globale che mostra la domanda in accelerazione dalla fine dell’estate. Vedremo dunque se nel corso dei prossimi mesi emergeranno delle conferme a tali intuizioni, e quali saranno le tangibili entità di sviluppo che andranno a manifestarsi nel breve e nel medio termine.