I dati di contabilità nazionale per il terzo trimestre, la cui pubblicazione è prevista tra poche ore, dovrebbero delineare un quadro piuttosto eterogeneo per la zona euro che, in aggregato, dovrebbe confermare un’espansione sui ritmi del secondo trimestre a +0,3 punti percentuali su trimestre, sostenuta dalle voci domestiche. Pur non avendo conferma del contributo delle singole componenti, la domanda interna dovrebbero aver conosciuto un parziale recupero, soprattutto con riferimento agli investimenti in costruzioni, mentre dovrebbe essere tornato in negativo il saldo delle esportazioni nette.
Guardando alle indicazioni fornite dalle indagini di fiducia, la previsione degli analisti ISP è quella di un’accelerazione del ciclo a +0,4 per cento trimestre su trimestre nel quarto periodo dell’anno, per una crescita complessiva di +1,6 per cento sull’intero anno per la zona euro. Più composito appare il quadro a livello nazionale con la stima preliminare per il PIL tedesco che, secondo il consenso, dovrebbe correggere dallo 0,4 per cento su trimestre precedente a 0,3 per cento del terzo trimestre. Anche in questo caso, tra le componenti, si dovrebbe osservare un recupero di consumi e investimenti in macchinari (lato domestico) a scapito di un rallentamento dei flussi commerciali verso l’estero. Le previsioni rimangono positive per la Germania con un’accelerazione a +0,5 per cento su trimestre nel trimestre finale e una stima di 1,8 per cento anno su anno sull’interno anno.
Infine, con riferimento all’Italia, le proiezioni di consenso sono quelle di un ritorno alla crescita (0,2 per cento trimestre su trimestre) dopo la stagnazione primaverile (0,0 per cento nel secondo periodo dell’anno) sulla base di un importante contributo positivo dell’industria. Non si può comunque escludere che il ciclo torni a rallentare nell’ultimo trimestre con un’espansione piuttosto debole a +0,1 per cento trimestre su trimestre secondo previsioni di una parte degli analisti.