Alcuni dei videogiochi ancora oggi più famosi e rinomati sono quelli più datati, cui si poteva giocare esclusivamente nelle sale giochi, inserendo una moneta o un gettone nelle bizzarre strutture munite di monitor a bassa definizione. Molte persone, che negli anni ’80 e ’90 avevano età dai 10 ai 25 anni hanno provato l’emozione di utilizzare questi giochi, che spesso ricordano ancora oggi con nostalgia.
I titoli preferiti dal pubblico
Tra i titoli preferiti dal pubblico ci sono alcune pietre miliari, come Frogger, Pac-Man, Tetris o Space invaders. Visti oggi questi giochi avevano una grafica minimale, regole base e una giocabilità veramente inesistente: i livelli si succedevano uguali gli uni agli altri, a parte in alcuni casi la velocità con cui procedevano, unica difficoltà aggiuntiva. Nonostante questo questi primi video giochi hanno fatto la storia, anche perché è anche grazie a loro che oggi sono disponibili tantissimi giochi per computer e consolle. Sono infatti molte le case sviluppatrici di giochi, e di hardware, che hanno visto nei giocatori un ampio mercato, su cui scommettere.
L’avvento delle consolle
Alcuni giochi disponibili nelle sale giochi sono direttamente passati ai primi computer disponibili per la casa e l’ufficio, mantenendo in molti casi la loro grafica spartana e le scarse possibilità di personalizzazione. Altri invece sono passati direttamente alle consolle, Sega Master Sistem, Nintendo o super Nintendo. Ogni singola persona aveva la sua opinione in merito, con un’azienda che periodicamente primeggiava sull’altra, proprio come avviene oggi con PS4 e Xbox. Tra i giochi che meglio illustrano il passaggio dalla sala giochi alla consolle sicuramente Donkey Kong è il più emblematico. Si tratta di un gioco uscito inizialmente solo per Super Nintendo, che ha inserito il concetto di 3D. Rispetto ai giochi disponibili oggi si tratta di una tridimensionalità solo abbozzata, ma per il periodo, intorno alla metà degli anni ’90, si trattava di una vera e propria rivoluzione. Oltre alla grafica è di molto migliorato il game play, cosa che ha reso possibile attirare un’ampia fetta di mercato. Donkey Kong non si può ancora definire un gioco 3D, ma la grafica renderizzata permette di migliorare la realisticità degli scenari, cosa che rende il gioco molto più accattivante. Le schermate, viste anche con l’occhio del giocatore odierno, sono particolarmente piacevoli e abbastanza realistiche. Purtroppo la rivoluzione introdotto dal gioco si fermava qui, perché dopo aver provato i primi livelli denotava una certa rigidità, che lo ha fatto superare in gradimento da molti altri titoli del momento.