Quante volte ci hanno raccontato storie inerenti il corpo che potevano danneggiarci? Si tratta dei cosiddetti “falsi miti”, ovvero storie tramandate che potrebbero arrecare un danno, ma che in realtà non poggiano su nessun tipo di base scientifica. Vediamo quali sono.
Iniziamo proprio da quelli riguardanti le donne in gravidanza: molto spesso, quando le si incontra per strada, si ha l’abitudine di fare un “pronostico” sul sesso del nascituro. Ci si basa, quindi, sulle credenze popolari che ricordano come una pancia alta porti al concepimento di un maschietto, mentre quella bassa di una femminuccia.
In realtà, si tratta solo di leggende portate avanti nel corso degli anni: non esistono basi scientifiche su cui appoggiarsi. La stessa cosa vale anche per le questioni riguardanti l’“orologio biologico”: non è vero, infatti, che solo le donne lo possiedono.
Anche il sesso maschile è caratterizzato da questo tic tac interno: a livello scientifico, l’uomo tende a perdere “potenza” nel liquido seminale nel corso degli anni.
Passiamo, poi, a quei falsi miti “culinari” che da tempo ci portiamo avanti: se mangiamo tante carote, ad esempio, la vista non migliorerà di certo. Forse il nostro corpo ci ringrazierà (le carote donano un senso di sazietà lungo e costante), ma di sicuro non ci riapproprieremo della vista perduta.
Inoltre, smettiamo di tagliarci i capelli sperando che crescano più in fretta: questo falso mito ci accompagna fin dalla più tenera età. In realtà, i capelli crescono sempre allo stesso ritmo, e tagliandoli spesso la situazione non cambierà di certo!
Insomma, i falsi miti ci accompagnano da intere generazioni, e molto spesso siamo stati attenti a seguire i “consigli” dei genitori a fare/non fare determinate azioni (ammettetelo, quante volte vi hanno detto di non incrociare gli occhi perchè potevate restare così? Sappiate che è falso!). Ora, invece, avete una spiegazione scientifica a tranquillizzarvi!