In Italia la lettura definitiva dei prezzi al consumo per il mese di agosto ha confermato quella che è stata annunciata essere la prima stima di qualche giorno fa. I listini dei prezzi al consumo risultano infatti essere aumentati di tre decimi di punto percentuale sull’indice nazionale e di un decimo di punto percentuale sull’indice armonizzato, per un’inflazione annua che risulta ora essere in salita a 1,2 per cento sull’indice nazionale e a 1,4 per cento sull’indice armonizzato.
Scendendo in un maggiore approfondimento, emerge come a livello settoriale in base all’indice NIC le poche revisioni abbiano riguardato prevalentemente il settore dell’abbigliamento e delle calzature, e quello dei servizi ricettivi e della ristorazione: entrambi sono passati da un indice in calo di -0,2 per cento a una flessione più contenuta in -0,1 per cento su base mensile. Revisione anche per quanto concerne il settore delle spese per abitazione, acqua, elettricità e combustibili, con il dato che passa da zero a -0,1 per cento su base mensile.
Alla luce di quanto sopra anticipato, risulta pertanto essere confermato che la salita dei prezzi nel mese in questione sembra essere per lo più dovuta ai rincari, per buona parte di natura stagionale, nel settore dei trasporti e nelle spese per il tempo libero (in incremento rispettivamente di 2,2 punti percentuali e di 0,8 punti percentuali su base mensile).
In prospettiva, l’indice dei prezzi al consumo è previsto risalire ancora di qualche decimo di punto percentuale nel corso dei prossimi mesi, con un picco a 1,5 per cento sull’indice nazionale e 1,8 per cento sull’indice armonizzato, probabilmente ad ottobre.