Stando a quanto affermano i primi dati anticipatori del PMI composito del mese di maggio, l’elemento statistico per l’area euro sarebbe rimasto invariato a quota 56,8 punti, e nonostante l’indice tedesco abbia fornito un contributo migliore delle attese, migliorando a 57,3 punti dai precedenti 56,7 punti, e quello francese abbia rispettato le attese della vigilia passando a 57,6 punti da 56,6 punti.
Da quanto sopra potrebbe dunque dedursi che le indagini in Italia e in Spagna (che non sono state diffuse in tale lettura preliminare, ma sono comunque state ugualmente inserite nel campione) hanno visto un deterioramento del morale nel mese di maggio.
Più nel dettaglio, e analizzando il dato di intesi per settori, emerge come il PMI manifatturiero per l’eurozona sia migliorato a quota 57,0 punti dai precedenti 56,7 punti, e che quello dei servizi ha corretto a 56,2 punti contro il dato precedente, equivalente a 56,4 punti.
Tornando al sorprendente miglioramento rilevato in Germania, possiamo certamente ricondurlo al settore manifatturiero, il cui indice passa a quota 59,4 punti contro i 58,2 punti precedenti. Di contro, i servizi hanno subito una correzione di due decimi a 55,2 punti da 55,4 punti. In Francia, all’inverso, il miglioramento del composito è spiegato soprattutto dal dato dei servizi, che è riuscito a passare a 58,0 punti dal dato precedente di 56,7 punti, mentre il manifatturiero è riuscito a correggere a 54,0 punti, contro il dato precedente pari a 55,1 punti.
Come anticipato, per poter chiudere un quadro complessivo delle principali economie e dei loro relativi contributi al dato aggregato per l’intera area euro, si attendono gli aggiornamenti relativi a Italia e Spagna, per i cui dati tuttavia il quadro risulta ora essere meno ottimista di quanto si potesse ipotizzare alla vigilia.