L’Italia patria della moda e del design ormai ha perso lo scettro a discapito delle maison Francesi ed Americane, che favorite dalla crisi economica del settore hanno effettuato molte acquisizioni di società del bel paese.In particolare i Francesi hanno acquisito alcuni dei marchi più importanti come Ferragano e Bottega Veneta, perdite gravi per il comparto del lusso e del Made in Italy in generale che perde alcune delle sue “creature”, molti economisti si domandano perchè il governo Italiano abbia permesso tele svendita di patrimonio e non si sia posto come garante nel supportare aziende che rappresentavano l’eccellenza dell’abbigliamento Italiano nel mondo.
Da qui si comprendono tante scelte errate degli ultimi governi che si sono succeduti negli anni recenti, inoltre lo stesso scenario si stà ripetendo con un altro comparto fondamentale ovvero quello dell’alimentare, con le multinazionali che stanno acquisendo tante piccole realtà artigianali tipiche della enogastronomia Italiana.
Anche il settore del B2b sta risentendo della crisi delle nostre realtà, infatti anche l’ingrosso abbigliamento bambino è in forte calo suscitando problematiche mai presentate in un comparto che risulta tra i sempre “green” nelle serie storiche degli economisti, inoltre la congiuntura economica in atto non permette alle aziende di investire in ricerca ed innovazione che sono l’unica risorsa disponibile per competere a livello globale.
Tracciando un bilancio possiamo dire che il “made in Italy” è in fase di estinzione (purtroppo) e le politiche economiche non sono riuscite a risollevare un marchio unico che avremmo dovuto difendere e salvaguardare in tutti i modi.