Il Web 2.0 rende tutti fenomeni, tutti sono scrittori, fotografi, registi, attori, giornalisti e tanto altro. Fingersi ciò che non si è diventa l’ordine del giorno e credersi bravi distrugge la qualità di chi davvero ha molta esperienza.
Fare selfie non vuol dire essere fotografi, così come scrivere uno status figo o avere un blog non vuol dire essere scrittori. Avere molti amici sui Social non vi rende famosi, ma forse più anonimi. Inoltre, fare un video e pubblicarlo in rete non vi fa diventare né registi né attori. Tutto questo caos è dovuto alla facilità di fare le cose, di diffonderle e di crederci, e in effetti oggi non sappiamo più riconoscere un’informazione vera da una bugia.
Psicologicamente il web è dannoso al proprio ego, perché spesso il virtuale rende eccessivi e non aiuta a focalizzare bene un reale contatto con la realtà. Allo stesso tempo però, il web ci arricchisce di informazioni e può creare contatti importanti e veloci. Oggi tutto va di pari passo con l’evoluzione del web e come ogni situazione di potere, ci sono sempre pro e contro.
Gli artisti sono riusciti a crearsi una vetrina fai da te e a divulgare meglio la loro arte, ma attenzione a non farvi copiare o danneggiare. Qual’è il motivo di tutto questo bisogno di apparire? Non date in pasto la vostra vita privata o la vostra arte a sconosciuti, ricordatevi che prevenire è meglio che curare. Quindi, cercate di essere più prudenti e riservati e non mostrarvi troppo esibizionisti o i migliori in qualcosa, perché è facile avere solo persone negative nel seguirvi.
Non siete tutti artisti e non siete tutti fenomeni e sapete perché? L’occhio ti fa vedere, lo specchio ti fa guardare, la mente ti fa osservare e tutto questo diventa realtà. Uno schermo invece è solo il riflesso dell’immaginazione che può essere realtà o illusione.