Nella giornata di ieri si è esteso il ritracciamento dell’euro/dollaro, che ha corretto fino a giungere a ridosso di quota 1,22, dopo aver segnato i massimi degli ultimi tre anni vicino ad area 1,23. Probabilmente il movimento risulta essere favorito anche da alcune indiscrezioni di stampa vicino alla BCE, che vorrebbero l’istituto monetario centrale europeo in procinto di decidere di slegarsi dall’impegno relativo al programma del quantitative easing già in occasione della riunione del consiglio in agenda la settimana prossima. Continue reading
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Sterlina in rafforzamento contro dollaro
Così come l’euro, anche la sterlina ha chiuso la scorsa settimana al rialzo contro il dollaro statunitense, supportata sia dai dati domestici, che si sono rivelati migliori delle attese, sia dalle aperture sul fronte Brexit, che sono state confermate dopo l’incontro di venerdì tra il premier britannico Theresa May e il presidente del Consiglio Europeo Donald Tusk.
Ad ogni modo, non è certamente sfuggito il fatto che il rafforzamento è stato tuttavia inferiore rispetto a quello vissuto dall’euro, contro il quale di fatti la sterlina si è leggermente indebolita. Continue reading
Pil europeo cresce ancora oltre il potenziale
Continua la crescita del Pil dell’area euro, che sale di 0,6% t/t nei mesi estivi, confermandosi pertanto ancora ben al di sopra del potenziale, ma leggermente inferiore rispetto a quanto avveniva nei mesi primaverili (0,7% t/t). Eurostat aveva diffuso una revisione ai dati per il secondo trimestre a 0,7% t/t da 0,6% t/t lo scorso 13 ottobre. Gli analisti si attendevano invece una crescita di 0,5% t/t nel trimestre: ne consegue che il dato risulta essere più forte delle attese dei principali analisti finanziari. Continue reading
Dollaro ancora in rialzo contro yen e euro
Sul mercato valutario il trend che ha contraddistinto le ultime settimane post FOMC sembra potersi prolungare anche nel corso di questo mese di gennaio. Nelle ultime sedute, infatti, il dollaro statunitense sta registrando un significativo rialzo nei confronti dello yen e nei confronti dell’euro. Come risulta facilmente intuibile, la valuta statunitense sale sulla prospettiva di ulteriori rialzi dei tassi Fed nel corso dell’anno e sulle attese per le politiche fiscali espansive del neo Presidente Trump. Continue reading
Dollaro nuovamente vicino ai massimi degli ultimi 14 anni
Sul fronte valutario il dollaro statunitense continua la sua strada al rialzo sulle principali controparti valutarie internazionali e si riavvicina al punto massimo da 14 anni a questa parte, visto la settimana scorsa. Di contro, lo yen giapponese, che tende a beneficiare delle fasi di avversione al rischio, non riesce a mantenere i guadagni maturati in seguito agli attacchi in Germania e in Turchia, e dopo il nuovo scenario prefigurato dal governatore Kuroda, della Bank of Japan, nella conferenza stampa di ieri. Continue reading