Negli adulti il singhiozzo si manifesta per motivazioni varie, tra cui anche la presenza di alcune malattie. Nel bambino invece si tratta di motivazioni quasi sempre benigne, correlate alla normale vita quotidiana. A seconda dell’età del piccolo si possono valutare diversi rimedi contro questo fastidioso fenomeno.
Il feto
Già pochi mesi dopo il concepimento il feto può cominciare a mostrare questo tipo di disturbo. Il singhiozzo del feto viene avvertito dalla mamma, che sente dei piccoli sussulti. Un piccolo che singhiozza non ci deve preoccupare, perché si tratta semplicemente di test dell’apparato respiratorio, che vengono effettuati dal feto quando non riesce ad ottenere sufficiente ossigeno. Generalmente si tratta di eventi sporadici e di brevissima durata, che si verificano quando la mamma fa uno sforzo, o quando si mette in una posizione scomoda per il feto. Basta fermarsi un attimo, o cambiare posizione, perché il singhiozzo cessi completamente.
Il singhiozzo nel lattante
Anche i neonati sono soggetti al singhiozzo, in genere di breve durata. Spesso è l’aria ingerita con il latte a causare il fenomeno, ma può anche trattarsi di una poppata troppo veloce o di grande quantità. Se un neonato tende a mostrare il singhiozzo molto spesso non ci si deve preoccupare, ma è bene valutare il numero di poppate quotidiane, o la tettarella che si sta utilizzando. Con l’allattamento al seno infatti il singhiozzo in genere è causato da un pasto eccessivo: se capita spesso, forse il bambino necessita di un maggior numero di pasti nell’arco della giornata. Per i lattanti con cui si usa la tettarella invece può essere questo accessorio la fonte del problema. Ogni bambino infatti ha una bocca diversa dalle altre, e necessita di una tettarella di misura ideale, che rilasci la corretta quantità dia ria ad ogni poppata.
Altre cause del singhiozzo
Oltre al pasto troppo abbondante, o all’ingestione di aria, il bambino può manifestare il singhiozzo anche in caso di un pasto assunto molto rapidamente, o accompagnato da bibite gassate (ovviamente per i bambini un poco più grandicelli). Anche gli sbalzi di temperatura però possono essere tra le cause di questo fenomeno, sia quando si mangia qualcosa di caldo, o di freddo, sia quando si esce all’aperto, o quando si sta vicino ad un condizionatore di aria. I bambini soffrono in modo particolare di questa problematica, che può potare anche a fastidi più gravi del singhiozzo.