Perdite bianche: malattie ad esse correlate

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Salute
clamidia

Tutte le donne conoscono bene le perdite bianche, perché sono una manifestazione del normale funzionamento dell’utero e della cervice uterina. Ci sono però situazioni in cui queste perdite sono correlate ad alcune patologie, in molti casi di natura lieve, ma che possono anche essere decisamente gravi. Per impedire a tali patologie di proliferare è importante osservare attentamente le perdite, per riconoscere eventuali variazioni.

Tipi di perdite

Può capitare che le perdite bianche modifichino la loro consistenza e l’odore. Se assumono la consistenza della ricotta, con colore bianco candido e dolore durante i rapporti sessuali, potrebbe trattarsi di una vaginite da candida, ma ci sono molte altre patologie correlate alla presenza di perdite bianche. Ad esempio tali perdite sono annoverabili tra i sintomi della clamidia, una malattia abbastanza grave, che va rapidamente curata; quando si soffre di clamidia però si percepisce anche un forte bruciore intimo, prurito, forti dolori a livello vaginale. Quando le perdite bianche assumono un colorito strano, giallo o verde, e hanno un odore molto forte e sgradevole, può trattarsi di una vaginite batterica. Nel caso in cui le perdite bianche abbiamo una importante modificazione fisica e si presentino in concomitanza con altri sintomi, è importante rivolgersi rapidamente al proprio ginecologo di fiducia. Questo perché molte patologie che colpiscono la zona vaginale possono degenerare, se non prese in tempo, fino a portare alla sterilità, nei casi più gravi. Le cure possono invece far regredire rapidamente il problema, fino a debellarlo completamente.

Quando le perdite non ci devono far preoccupare

Le patologie a livello intimo femminile sono quasi sempre correlate con sintomi ulteriori rispetto alle perdite bianche. Questo tipo di secrezioni sono infatti normali, fisiologiche e la loro presenza non dovrebbe, di per sé, farci preoccupare eccessivamente. Ci sono periodi durante il ciclo in cui le perdite bianche aumentano di quantità, o modificano il loro aspetto e consistenza, come ad esempio durante l’ovulazione o prima del ciclo. In queste situazioni però tali perdite rimangono di colore bianco lattiginoso e non hanno mai un odore sgradevole, anzi, sono in genere quasi totalmente inodori. In alcune situazioni di particolare stress, o di stanchezza, il sistema immunitario risponde preparando il nostro corpo ad affrontare un eventuale pericolo; visto che le perdite bianche sono costituite da sostanze atte a pulire e proteggere l’utero e la vagina, in tali periodi possono aumentare abbondantemente, senza che questo fenomeno sia correlato ad alcuna patologia.

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