I rapporti tra la Turchia e la Germania continuano a peggiorare. E a sancire tale peggiormento vi è il fatto che il presidente Recep Tayyip Erdoğan ha esplicitamente invitato i cittadini turchi che vivono in Germania a non esprimere il proprio voto per lo schieramento dell’Unione cristiano democratica (Cdu) riconducibiel alla cancelliera Angela Merkel, o per il Partito socialdemocratico (Spd), le due formazioni della coalizione di governo, alle elezioni legislative del 24 settembre.
Il motivo? Il presidente Erdoğan ha accusato i due partiti, insieme ai Verdi, di avere un atteggiamento poco rispettoso verso la Turchia. Naturalmente, bisogna comprendere quanto tale “presa di posizione” potrà avere un effettivo responso in un Paese, la Germania, in cui vivono circa tre milioni di turchi, 1,2 milioni dei quali hanno la cittadinanza tedesca.
Ricordiamo altresì come le tensioni tra i due Paesi si siano aggravate lo scorso 19 agosto, quando su richiesta di Ankara la polizia spagnola ha arrestato a Granada lo scrittore tedesco di origine turca Doğan Akhanlı, sotto inchiesta in Turchia per una trilogia che evoca il genocidio degli armeni. Il giorno dopo lo scrittore è stato però scarcerato e la cancelliera Merkel ha invitato il governo turco a non abusare dell’Interpol.
Come risposta a tale nuova tensione, la Germania potrebbe arrivare a chiedere alla Commissione europea di tagliare i finanziamenti alla Turchia e di sospendere il progetto di unione doganale. Difficile che si vada oltre, come – sostenuto da alcuni – il mettere fine ai negoziati per l’adesione del paese all’Unione.