La cremazione è un processo grazie al quale la salma viene resa polvere all’interno di speciali forni in centri autorizzati. Si tratta di una pratica davvero molto antica che rende possibile la conservazione dei resti di una persona all’intero di un’urna che può essere conservata in cimitero, in casa o dispersa nella natura in apposite aree autorizzate a livello locale.
Sempre più persone decidono questa opzione in ambito di organizzazione del funerale per molteplici ragioni e oggi vedremo tutto quello che c’è da sapere per fugare ogni dubbio a chi la stesse valutando. Cercheremo, dunque, di capire tutto quello che c’è da sapere spaziando da costo cremazioni, leggi, pratiche permesse e modalità di richiesta.
La cremazione in Italia
La cremazione è la pratica per cui il corpo del defunto viene arso e ridotto in cenere da riporre all’interno di un’apposita urna. Questa viene consegnata ai cari più prossimi del defunto che potranno decidere se conservarla in casa, in cimitero o disperderla nelle cosiddette Aree del Ricordo presso le zone istituite dalle autorità locali.
Il processo avviene tramite la cremazione in un forno crematorio, una struttura capace di trattare i resti umani ad elevate temperature e dotato di appositi depuratori per i gas che si liberano durante tale processo. Il forno crematorio è caratterizzato da due parti sovrapposte tra loro e separate da un materiale refrattario. La combustione avviene tramite fiamma diretta, gas o serpentine elettriche che raggiungono circa i mille gradi e che consentono la cremazione del corpo nell’arco di meno di due ore.
Dalla fiamma alle ceneri
Tale processo avviene inserendo all’interno del forno la salma all’interno della bara. Questa viene posizionata su una superficie che viene introdotta all’interno del forno tramite due guide metalliche. In questo modo sia la bara che il corpo prendono rapidamente fuoco e le ceneri e le ossa cadono su una zona inferiore dove verranno raccolte.
Il sistema di ventilazione di cui sono dotati i forni si caratterizza tramite dei condotti che assicurano la circolazione dell’aria. Tale meccanismo è necessario per garantire il passaggio dell’ossigeno necessario per la combustione e per contenere la fuoriuscita di gas.
Alla conclusione del processo i resti vengono spinti in una zona di raffreddamento. Qui le ceneri vengono raccolte, passate su un setaccio a sistema vibrante e ripulite dai resti metallici e dalle ceneri più fini.
La raccolta delle ceneri
Successivamente si passa alla raccolta delle ceneri che, di fatto, termina il processo. In questa ultima fase con una calamita vengono separati i materiali metallici tra cui i chiodi della bara, eventuali protesi o oggetti preziosi. Le ceneri raccolte vengono raccolte e sigillate all’interno di un’urna che verrà finalmente consegnata ai parenti più vicini al defunto.
A quel punto chi prenderà in affido l’urna stabilità in che modo conservarla, ovvero se tenerla in casa, nel cimitero o disperderla in natura. La dispersione delle ceneri è considerata illegale in luoghi pubblici non adibiti a tale scopo, ad eccezione dei giardini del ricordo istituiti presso alcuni cimiteri.