Una interessante rivoluzione si sta avvicinando per la cura contro il diabete. E così, forse, presto non sarà più necessario ricorrere alle iniezioni di insulina, visto e considerato che la molecola utile per poter gestire la propria condizione di salute sarà assunta per via orale.
A spiegare i risultati dei propri sforzi sono stati i ricercatori della Niagara University, all 252esimo meeting nazionale dell’American Chemical Society (Acs), a Philadelphia. Nell’evento i ricercatori hanno condiviso i propri risultati con un test dal vivo, sostenendo di aver sviluppato una nuova tecnologia chiamata Cholestome, una particella neutra, a base lipidica, in grado di compiere alcune attività particolarmente interessanti.
In termini concreti, gli scienziati della Niagara University sarebbero riusciti a incapsulare con successo l’insulina, con le nuove vescicole, fatte di molecole lipidiche naturali, che sono diversi da altri trasportatori di farmaci a base di lipidi, chiamati liposomi.
In particolare, lo sviluppo di alcuni modelli al computer avrebbe mostrato che i lipidi, una volta assemblati in sfere, formerebbero delle particelle neutre che sono resistenti agli attacchi degli acidi dello stomaco, e possono dunque passare attraverso lo stomaco senza degradare.
Quando i Cholestosome raggiungono l’intestino, dunque, il nostro corpo li riconosce come qualcosa che deve essere assorvita, potendo entrare nel flusso sanguigno: qui le cellule prendono le vescicole e le rompono, rilasciando così l’insulina.
Non ci resta che attendere ulteriori sviluppi di tale progresso, e verfiicare quale sarà la tempistica di potenziale commercializzazione.