Sono molti i reati previsti dal codice penale che chiamano in causa la figura del minore: c’è l’abbandono di minore, ci sono le lesioni personali, la violenza sessuale su minori, il grooming e la pedopornografia. Tutte fattispecie di reato diverse tra loro ma comunque accomunate da pene anche piuttosto severe. Anche per quest’ultimo motivo è bene conoscere cosa stabilisce la legge in questi casi e comprendere quanto il codice penale abbia a cuore la tutela del minore che, dinanzi a reati molto gravi, può risultare danneggiato non solo sotto il profilo fisico ma anche e soprattutto sul fronte psichico.
Se la legge, per mezzo di tutte le sue principali sfumature ammette che il minore debba vedersi riconosciuto il diritto a stare bene sia fisicamente che psicologicamente parlando, risulta assolutamente evidente il bisogno di dar voce al suo malessere anche attraverso una serie di pene che gli diano giustizia. Tuttavia è ancora molta la strada da percorrere per far sì che il minore possa venire protetto in tutti i sensi, anche perchè può sembrare sicuramente paradossale, ma ad oggi manca un sistema penale di protezione che meta realmente al riparo le esigenze e il benessere del ragazzo.
Infatti il codice penale attualmente in uso, per quanto dedichi una particolare attenzione nei confronti del minore imputato, ossia quando questo è soggetto attivo di reati, stranamente non ha ritenuto di avere la stessa cautela quando il minore diventa invece il soggetto passivo del reato. La figura del minore vittima del reato, pertanto, è protetta o non protetta a seconda dei diversi casi, ma quello che molti penalisti, giuristi ed esperti vari nella materia penale chiedono è che la disciplina della protezione del minore possa finalmente assumere un volto più organico che dia la certezza della tutela in qualunque caso.
Un esempio eclatante di questa realtà in uso la si ha coi reati di abbandono del minore e di lesione personale su minore. Questi due reati, non a caso, prevedono una maggiorazione della pena solo in alcuni casi: nel primo il reato di abbandono sussiste solo nel caso in cui si reclami un pericolo per l’integrità fisica del minore, così come la pena si riduce nell’ipotesi di una lesione personale procurata al minore “col fine di educarlo” (le pene diventano severe solo se al minore dovesse esser stata procurata una malattia nel corpo o nella mente).
Insomma, uno dei più grandi buchi nell’acqua fatti propri dal sistema penale italiano riguarda proprio i reati che riguardano i minori e che, purtroppo, possono esser definiti come tali non tanto per l’uso della violenza quanto per l’abuso dei mezzi di correzione (legittimando un concetto di correzione e disciplina che la pedagogia ha fortemente teso a limitare). Per maggiori informazioni in questo proposito è comunque possibile rivolgersi ad uno studio penale su Como e provincie limitrofe.