Il fiore di loto blu è una ninfea che cresce prevalentemente in Egitto e in alcune parti dell’Asia. Si tratta di un fiore che ha una profonda importanza culturale, tanto che diverse immagini del fiore di cui oggi parliamo sono state individuate su antichi papiri e sulle pareti delle tombe. Gli storici credono che un tempo fosse usato in Egitto come medicina tradizionale per trattare una serie di condizioni e disturbi come l’ansia e l’insonnia, tanto che anche oggi è conosciuta come droga entheogenica, una sostanza che altera la mente e che si ritiene alteri la propria coscienza in modo spirituale o religioso. Insomma, una sorta di “allucinogeno”!
I due principali composti responsabili degli effetti psicoattivi e medicinali del fiore sono l’apomorfina e la nuciferina.
Per quanto concerne l’apomorfina, si tratta di un composto psicoattivo che agisce come un agonista della dopamina. Il che significa, in sintesi, che può infondere un sentimento di felicità e di euforia. Può anche aiutare il controllo muscolare in condizioni come il morbo di Parkinson e la disfunzione erettile.
La nuciferina è invece un composto che agisce come farmaco antipsicotico che induce sensazioni di calma attraverso meccanismi non ancora pienamente compresi. È stato anche dimostrato che migliora i sintomi della disfunzione erettile.
Dunque, il consumo di fiori di loto blu può effettivamente provocare una leggera euforia. Alcune persone hanno fatto dei paragoni con lo sballo che si prova dopo aver consumato cannabis, anche se questo può essere in gran parte vero solo su base individuale, e anche se è possibile che possa aver influito un effetto placebo.
Le forme più comuni del fiore sono il tè, il vino in infusione e gli alcolici, e i prodotti da fumare o da svapare. Ecco perché questa sostanza potrebbe essere trovata nei negozi specializzati nel benessere olistico, nei negozi vape o online. Nonostante ciò, controlla sempre le leggi locali sulla legalità di qualsiasi sostanza psicoattiva!