L’identikit del giocatore italiano medio online: uomo del centro sud con età tra i 25 e 44 anni

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Il 2016 è stato decisamente l’anno dei giochi in Italia. A dimostrarlo sono i numeri, che dipingono il popolo del Bel paese come uno di quelli che ha giocato di più negli ultimi anni. Non è mera retorica, ma alla base ci sono dati da un lato confortanti, visto che elevano i giochi d’azzardo al terzo posto tra le “industrie” italiane, dall’altro fortemente preoccupanti, in considerazione dell’aumento della spesa media per giocatore e dell’allarme ludopatia che riguarda da vicino almeno un giocatore su cinque.

Nel 2015 erano stati oltre un milione e mezzo gli italiani ad aver effettuato almeno una puntata dal proprio dispositivo, una crescita destinata a non arrestarsi vista l’ottimizzazione del prodotto anche per dispositivi mobili – come smartphone e tablet – e le innumerevoli iniziative dei concessionari che hanno incrementato la spesa fino ad un 56%. A giustificare, però, la parabola ascendente del gioco online sono senza dubbio fattori relativi sia all’anonimato che garantisce il dispositivo mobile o il computer quando si gioca da remoto, sia la libertà concessa al giocatore di giocare quando, quanto e come vuole.

Il giocatore italiano medio è prevalentemente di sesso maschile, ma non è svanito l’interesse del pubblico femminile, come emerge da uno studio di settore compiuto da freeslotmachine.it. L’ultima tendenza vede infatti le donne occupare gran parte del tempo libero con i giochi scaricati nelle versioni per tablet e smartphone. Il 67% dei player online effettua accessi e registrazioni dal Centro e dal Sud Italia, e mantiene un’età media tra i 25 e i 44 anni.

Il giocatore medio spende 3 euro al secondo, ma di questi solo 50 al mese finiscono ai giochi online. La crescita del gioco – online e offline – è avvenuta vertiginosamente negli ultimi anni, arrivando fino ai 95 miliardi complessivi spesi nel 2016, con un raddoppio riscontrabile dal 2008 ad oggi. È quindi evidente che gli italiani giochino investendo parte dei propri risparmi, ed infischiandosene anche degli effetti della crisi economica. A questi dati sul giocatore ideale in Italia, va associato anche un dato preoccupante, relativo ai giocatori che tendono alla patologia. Il tasso dei giocatori patologici è intorno al milione di giocatori, secondo le ultime stime riportate da ilfattoquotidiano.it, ma deve fare anche i conti con altre problematiche sociali, come disoccupazione e dipendenze varie.

A completare il profilo del giocatore online italiano vi sono anche le sue preferenze in termini di tipologia di gioco con accesso alla rete globale. Le slot machine, che rappresentano il 60% del mercato, sono in testa alle preferenze degli italiani. Si difendono bene anche le Vlt – sigla che indica le Video Lottery -, che consentono puntate maggiori e alzano l’asticella sui limiti di spesa. L’inversione di tendenza è rappresentata dalle Roulette online, che nonostante un contributo economico meno incisivo al sistema, cresce nel valore assoluto tra le preferenze degli italiani. Positivi anche i feedback relativi a Black Jack, Baccarat e Dadi. Tra le preferenze degli italiani che giocano online non figura più il poker, prima tanto amato e ora in forte calo. La disciplina è infatti spesso appannaggio dei professionisti, e diventa sempre più complicato per i giocatori medi ottenere introiti importanti.

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