La prima gravidanza è un’esperienza irripetibile, con tutti i pro e i contro che comporta. Oltre l’emozione e la gioia infatti subentrano tanti dubbi sulla condotta da adottare, sulla propria salute e su quella del piccolo. Vi daremo quindi alcuni consigli su come affrontare la vostra prima gestazione:
Appena avrete appurato di essere incinte, è importante eseguire delle analisi che escludano qualsiasi possibile infezione. Toxoplasmosi, rosolia, il Citomegalovirus, sono i primi virus da escludere in quanto molto pericolosi per il feto.
Una prassi ovvia, ma che è giusto citare, è la corretta alimentazione, seguita dall’assenza di fumo e alcolici. Cercate di mangiare poco e spesso, ma soprattutto nutritevi di cibi sani e genuini, che non vi portino ad acquistare troppo peso, scomodo e a volte addirittura rischioso. Qualche sfizio toglietevelo pure, ma assolutamente eliminate salumi e crudi. Nel caso foste delle fumatrici è assolutamente d’obbligo interrompere questa pratica, ed anzi è opportuno evitare anche il fumo passivo, dannoso per voi e per il feto.
Fate anche attenzione ai farmaci, consultate sempre il vostro medico curante prima di assumere medicinali, non sempre si rivelano adatti alle donne in gravidanza. Leggere il foglietto illustrativo non è alle volte sufficiente, fatevi prescrivere le dosi più indicate da un dottore esperto.
Avere un figlio sano è il primo desiderio di qualsiasi famiglia e studiare la familiarità della coppia che lo sta per diventare è il primo passo per accertarlo. Affidatevi al vostro medico ginecologo per intraprendere un dialogo sulle eventuali patologie che il vostro bambino potrebbe ereditare dalle rispettive famiglie.
Solo in Italia le nascite con Trisomia 13, 18 e 21 sono circa 800, senza contare i 500 casi di delezioni e microdelezioni; ciò significa che 1 bambino ogni 406 nati vivi presenta una di queste anomalie.
Nel caso aveste riscontrato episodi di anomalie cromosomiche familiari non fatevi prendere dal panico, già dalla 10° settimana di gravidanza potete effettuare un Test DNA, uno screening sicuro e affidabile che può identificare eventuali problematiche.
Dopo aver escluso queste patologie, non dimenticate l’ecografia morfologica dei cinque mesi, per appurare il buon sviluppo degli organi del bambino. Questo esame inoltre permette di verificare la quantità del liquido amniotico presente.
Nello sfortunato caso in cui il Test DNA prenatale non invasivo risulti positivo, sarà importantissimo essere introdotti in un programma di “counseling genetico”, che con il supporto di figure professionali esperte, la coppia sarà in grado di affrontare la gravidanza o la sua interruzione.