Ottime prospettive di crescita per il settore delle stampanti 3D, che nel corso del 2016 arriveranno a sfiorare le 500mila unità prodotte. Si tratta di dati confortanti, vista la previsione di 244mila unità distribuite nel corso del 2015, con un aumento in fase di produzione e di distribuzione del 103%. Questa è l’analisi di mercato stimata dalla società Gartner, la quale dimostra un raddoppio dei pezzi prodotti e una previsione nel 2019 di ben 5,6 milioni di elementi prodotti in tutto il mondo.
La ragione del successo va ricercata sia nella domanda enterprise, ovvero effettuata dalle aziende, sia nella domanda consumer, ovvero dei consumatori privati. Si tratta di un mercato in continua evoluzione, che da nicchia si sta convertendo a popolare e che quindi può rivelarsi abile nel registrare delle crescite davvero interessanti. La previsione interessa soprattutto le stampanti 3D ad estrusione dei materiali, con più di 300mila unità commercializzate nel corso del 2015 e una previsione di produzione che raggiunge i 5,5 milioni di pezzi nel 2019.
La previsione interessa anche le fasce di prezzo, giacché la ricerca ha evidenziato che faranno da padrone le stampanti comprese fra un costo di 1.000 e 2.500 dollari con meccanismo ad estrusione. Più basso, ma non meno coinvolgente, il rapporto stimato per le stampanti 3D più economiche, con un prezzo di vendita inferiore ai 1.000 dollari, che registreranno secondo le previsioni un aumento del 48% entro il 2019.
La vendita stampanti 3D professionali si propone quindi come un settore in continuo aumento, supportato da una miglioria continua dal punto di vista tecnologico e logistico e dalla capacità di proporsi come uno strumento dalla duplice destinazione: privata e commerciale, probabilmente la ragione più importante per decretare queste rosee prospettive di sviluppo nel corso del tempo.
