Stando a quanto afferma una recente analisi condotta da Casaleggio & Associati, nel 2015 gli italiani hanno speso online circa 28,8 milioni di euro, con una crescita del 19 per cento rispetto al dato conseguito nel corso dell’anno precedente.
Lo stesso report ha inoltre fornito un interessante e approfondito punto di vista sulle criticità e sui fattori di successo nelle e-commerce tricolori, denotando come, ad esempio, la promozione del proprio brand e lo sviluppo della presenza online siano ancora un’attività difficoltosa per ben il 53 per cento delle aziende intervistate. Il fatto che in un anno la percentuale sia cresciuta di 8 punti è un chiaro segno di un mercato sempre più affollato e competitivo.
Per quanto concerne il lato della promozione, è emerso come la maggior parte del budget venga speso per ottenere un buon posizionamento sui motori di ricerca, grazie al keyword advertising (29 per cento del budget) e all’ottimizzazione delle pagine (SEO, per cui viene speso il 19 per cento del budget disponibile).
Si noti altresì come la vendita sui marketplace, cioè i portali che aggregano le offerte di più produttori, sia in rapida crescita: tra le aziende intervistate la percentuale di usa questo canale è passata dal 33 per cento del 2015 all’attuale 41 per cento. Si pensi infine che su Amazon il 45 per cento degli oggetti venduti è dovuto a venditori terzi, principalmente in grado di sfruttare questo canale (pur minoritario per il proprio fatturato) quale importate veicolo per le proprie vendite italiane e internazionali.