Google ha dichiarato che limiterà i tipi di domande relative alle elezioni per le quali il suo chatbot Bard e l’esperienza generativa di ricerca possono fornire risposte, in vista delle elezioni presidenziali statunitensi del 2024. L’azienda ha dichiarato che le restrizioni saranno applicate all’inizio del 2024.
Oltre agli Stati Uniti, nel 2024 sono previste una serie di elezioni rivoluzionarie, tra cui quelle nazionali in India, la più grande democrazia del mondo, e in Sudafrica.
Il gigante tecnologico ha dichiarato che “lavorerà con una maggiore attenzione al ruolo che l’intelligenza artificiale (AI) potrebbe svolgere” mentre cerca di fornire servizi agli elettori e alle campagne elettorali relative a queste elezioni.
Meta, società proprietaria di Facebook, ha dichiarato a novembre che impedirà alle campagne politiche e agli inserzionisti di altri settori regolamentati di utilizzare i suoi nuovi prodotti pubblicitari di intelligenza artificiale generativa.
Gli inserzionisti di Meta dovranno inoltre dichiarare quando l’intelligenza artificiale (AI) o altri metodi digitali vengono utilizzati per alterare o creare pubblicità politiche, sociali o elettorali su Facebook e Instagram.
D’altra parte, la piattaforma di social media X di Elon Musk, che è oggetto di indagine da parte dell’Unione Europea, ha dichiarato ad agosto che ora consentirà la pubblicità politica negli Stati Uniti da parte di candidati e partiti politici. Inoltre, amplierà il suo team per la sicurezza e le elezioni in vista delle elezioni statunitensi. In precedenza, tutti gli annunci politici erano stati vietati a livello globale su X dal 2019.
I governi di tutto il mondo si sono mobilitati per regolamentare l’IA alla luce delle minacce che essa comporta, come la diffusione della disinformazione.
Le grandi aziende tecnologiche dovranno sottostare a nuove regole dell’Unione Europea che impongono di etichettare chiaramente la pubblicità politica sulle loro piattaforme, di indicare chi l’ha pagata, quanto e quali elezioni sono state prese di mira.