Continuano a sommarsi le indiscrezioni sulle novità che dovrebbero riguardare la nuova riforma delle pensioni. Novità che punterebbero ad agevolare la fuoriuscita anticipata di più lavoratori possibile, facendo magari i conti con dei fondi che non sono certamente illimitati.
E così, in tale ambito, negli ultimi giorni pare si sia discusso con particolare impegno della possibilità di introdurre i c.d. “lavoratori precoci”, coloro che hanno iniziato a lavorare tra i 14 e i 18 anni di età, donando loro un bonus contributivo di 4 o 6 mesi l’anno per i primi anni, con l’obiettivo di consentire loro un ritiro anticipato con 41 anni di contributi complessivi. La misura è comunque rivolta ai soli “precoci veri”, con meno di uno o due anni pieni di versamenti negli anni giovanili (altrimenti, è probabile che la platea si allargherebbe in misura considerevole). Continue reading