Stando agli ultimi aggiornamenti forniti dall’Istat, i dati su fatturato e su ordini all’industria nel corso del mese di settembre hanno mostrato, così come peraltro avvenuto per il dato sulla produzione industriale, una correzione su base congiunturale dopo i forti aumenti di agosto, che a sua volta erano stati viziati da problemi di destagionalizzazione.
Il fatturato è in particolar modo calato di -1,2 punti percentuali mese su mese (dopo il +2 per cento del mese precedente), appesantito soprattutto dai beni intermedi (-2,6 per cento) e dai durevoli (-3,6 per cento). Tuttavia, il fatturato su base annua corretta per gli effetti di calendario ha visto viceversa una accelerazione, a +5,2 per cento da +3,1 per cento del mese di agosto.
Gli ordinativi sono inoltre calati di -3,9 per cento mese su mese dopo il +5,3 per cento su base mensile del mese precedente, rallentando così su base annua a +4,5 per cento da +9,6 per cento, sebbene il dato non sia corretto per i giorni lavorativi. Su base tendenziale, il comparto maggiormente in ripresa è quello metallurgico, oltre alla raffinazione; buoni incrementi sia per il fatturato che per gli ordini si registrano anche per elettronica, macchinari, mezzi di trasporto, chimici e farmaceutici; in rosso le attività estrattive.
Complessivamente, gli analisti sono concordi nel ritenere che la correzione su base congiunturale di fatturato e ordini (come peraltro quella della produzione) è temporanea e non intacca il trend positivo dell’attività economica nell’industria.